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Il 26 giugno è la Giornata della bandiera crimeana-tatara
Pubblicato 26 giugno 2019 17:27

 

Oggi si festeggia la Giornata della bandiera crimeana-tatara.

Da più di 5 anni, precisamente dal febbraio del 2014, la Crimea ucraina è occupata illegalmente, in violazione del diritto internazionale, dalla Federazione Russa. Sul territorio ucraino sono dislocati i militari di carriera e gli armamenti russi. La Crimea è diventata una base militare, una rovina economica e un’area di terrore e di illegalità.

Secondo l’ONU, Mosca sta usando in Crimea le stesse leggi che in Russia sono state adottate per combattere il terrorismo; ma nella penisola esse sono utilizzate per reprimere i diritti umani, compresi quelli di prigionieri politici ucraini. La Russia non ha rispettato la sentenza della Corte Internazionale di Giustizia del 19 aprile del 2017 con la quale Mosca è stata obbligata a non limitare le possibilità per i tatari di Crimea di preservare le loro istituzioni, in particolare Mejlis, e di assicurare l’insegnamento in lingua ucraina nella penisola. In Crimea si sono considerevolmente ridotte le opportunità di espressione pubblica della cultura e dell’identità ucraina e tatara. I passaporti ucraini non sono accettati più, l’imposizione alla cittadinanza russa agli ucraini del territorio occupato, praticata in questi anni, può essere equiparata, secondo l’ONU, alla costrizione di giurare fedeltà allo stato nemico, fatto vietato dalla Quarta Convenzione di Ginevra. Torture, arresti arbitrari, rapimenti, repressioni del diritto di parola e della religione sono purtroppo diventati prassi quotidiana nella penisola sotto l’occupazione russa.

Oggi, nel rispetto di chi vive in Crimea e di tutti gli ucraini, compresi i tatari, dobbiamo dire con una voce “La Crimea non è russa. La Crimea è l’Ucraina!”. A livello degli Stati e della cittadinanza dobbiamo confermare la unica, riconosciuta internazionalmente, posizione sull’integrità territoriale dell’Ucraina, richiedere con fermezza il diritto dei tatari di parlare la loro lingua, di praticare la loro cultura, di veder rispettare i propri diritti, richiamando la Federazione Russa di rispettare tutti gli obblighi bilaterali e internazionali in merito ai confini e ai cittadini ucraini. 

Oggi all’entrata del Consolato Generale di Ucraina a Napoli la bandiera crimeana-tatara si trova accanto alla bandiera nazionale ucraina.

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