Oggi è celebrata la Giornata della bandiera del popolo tartaro di cui territorio, Crimea, è stato occupato illegalmente e vilmente dai soldati russi nel febbraio del 2014.

Da ricordare che la penisola è più grande di qualsiasi regione d'Italia e più del doppio della Campania.

La fiorente Crimea, famosa a suo tempo per il clima e le spiagge con 6 milioni di visitatori l’anno, oggi viene gestita dal governo occupante come una base militare russa.

In questi quattro anni il Cremlino ha soggiogato la Crimea in cui attualmente regna la brutalità della polizia, gli arresti con false accuse, perquisizioni anche nei luoghi di culto. Le autorità di occupazione esercitano pressing sull’ottenimento della  cittadinanza della Federazione Russa, attuando una politica mirata alla modifica della composizione della popolazione, l’“estrusione” delle etnie ucraina e tartara e il divieto di utilizzo delle rispettive lingue con conseguente persecuzione di chi le usa.

Ora c’è bisogno di tanta solidarietà nei confronti di cittadini ucraini tartari che stanno subendo perdite economiche, sofferenze morali e fisiche in seguito all’occupazione russa della Crimea.

L’Ucraina apprezza molto il continuo, chiaro e coerente sostegno del mondo democratico alla sovranità, indipendenza ed integrità territoriale dell’Ucraina, la quale deve far fronte ad una continua aggressione russa anche nell’Est ucraino con più di 12 mila morti per mano degli aggressori russi.

Unitevi a noi, autorità e cittadini italiani con la vostra particolare e sincera attenzione per il destino dei tartari e tutti i patrioti ucraini di Crimea che era, è e rimarra sempre parte integrante dell’Ucraina.

In questa Giornata la bandiera nazionale ucraina all’entrata del Consolato Generale di Ucraina a Napoli è stata affiancata dalla bandiera crimeana tartara per unirle in un amorevole abbraccio di solidarietà.