Dedicato alla memoria de "I Cento del Cielo",
ragazzi, che hanno pagato la loro vita nel febbraio 2014 nel centro di Kyiv ed altre città ucraine per un futuro europeo e democratico dell’Ucraina.
Tra il dicembre 2013 ed il febbraio 2014, magliaia di ucraini si sono riversati nel centro della capitale, Kyiv, dopo che il Governo di Yanukovych aveva respinto all'improvviso un accordo politico e di libero commercio con l'Unione Europea – accordo che avrebbe potuto spianare la via per un eventuale ingresso dell'Ucraina nell'Unione Europea.
Yanukovich ha addotto pressioni da parte della Russia per giustificare il suo rifiuto di firmare l'accordo, e malgrado la pressione delle crescenti masse di persone pronte a protestare ha mantenuto il punto. I contestatori hanno quindi chiesto le sue dimissioni.
Le manifestazioni di protesta pacifica, all’inizio studentesche, sono continuate, portando centinaia di migliaia di persone nella Piazza Maidan di Kyiv, o Piazza dall'Indipendenza. Il movimento ha preso il nome del luogo, Euromaidan. Le proteste si sono poi estese ad altre città.
Ben presto, però, Euromaidan ha preso di mira anche la corruzione dilagante nel Governo di Yanukovich e il modo poco dignitoso in cui la media degli ucraini era costretta a vivere.
“È incredibile che in quest'epoca in Europa, un noto faro di civiltà e uguaglianza, 45 milioni di persone debbano sopportare le ingiustizie imposte loro da una cleptocrazia corrotta ed egocentrica”, ha scritto Andy Hunder, direttore dell'Istituto Ucraino di Londra, in un articolo intitolato “Una Rivoluzione di Dignità Umana”. “È questo che milioni di ucraini vivono da anni – un sistema decaduto e incrinato nella sua anima. Un sistema in cui solo pochi privilegiati ottengono ricompense, e i cui valori sembrano essere basati solo su avidità e oppressione. Il popolo ucraino ha detto 'Basta! È arrivato il momento di cambiare'”.
Yanukovich intanto ha firmato delle leggi contro le proteste.
Nel corso degli scontri - alcuni violenti, avvenuti successivamente tra le forze di sicurezza e i contestatori, gli ultimi sono stati presi di mira. Una drammatica svolta negativa si è verificata a febbraio 2014, quando due notti di violenza hanno provocato la morte di circa 100 contestatori.
La cronaca di quanto è accaduto successivamente nel 2014 è nota. Il 20 febbraio 2014 i russi hanno iniziato una operazione militare in Crimea, invadendola llegalmente nel marzo. Il 22 febbraio Yanukovych si diede alla fuga per la Russia, portandosi appresso praticamente tutto il denaro di Stato. Da aprile del 2014 i militari di carriera russi sono entrati nell’Est ucraino dove si trovano tutto’ora, occupando in totale il 7 % del territorio ucraino. In questi anni di agressione militare russa sono stati uccisi più di 11 mila ucraini. Ma non solo.
Ne sono state vittime anche 298 persone che si trovavano a bordo del Boeing 777 del volo MH17 di Malaysia Airlines che stava coprendo la tratta da Amsterdam a Kuala Lumpur, colpito il 17 luglio 2014 da un missile terra-aria fornito dalla Russia nel territorio occupato dai militari russi.
Sempre nel 2014 l’Ucraina ha eletto un nuovo Presidente, Petro Poroshenko e il Parlamento. Anche se l’aggressione militare russa continua nella zona orientale e la Crimea è diventata una base militare russa, l’Ucraina continua oggi con le riforme volte a dei cambiamenti duraturi e profondi.
Il Presidente Poroshenko ha firmato un decreto per istituire una nuova festa nazionale per commemorare la Rivoluzione Arancione del 2004 e le proteste di Euromaidan del 2013. Si celebra il 21 novembre, ed è chiamata la Giornata Nazionale della Libertà e della Dignità.
Il 18 febbraio invece in Ucraina viene onorata la memoria de “I Cento del Cielo” che è il nome comune delle vittime uccise durante le proteste pacifiche sulla via Instytutska nel centro di Kiev ed in altri luoghi in Ucraina. Proprio in questo giorno nel centro di Kyiv sono stati uccisi da cecchini i primi protestanti. Il bilancio dei morti nei giorni successibi ha superato più di 100 persone.
Le foto esposte colgono e immortalano l’essenza di quanto storicamente avvenuto nel Maydan, trasmettono le emozioni profonde vissute in Ucraina in quei giorni.
Agli avvenimenti di cui sopra va dato oggi un maggior risalto per vari motivi.
Essi di fatto testimoniano quanto è forte lo spirito europeo in ucraini e quanta tenacia possiede il popolo per difendere i suoi diritti ad essere liberi.
Ma questa ricorrenza ci fa pensare anche dell’importanza su scala internazionale di quanto è stato fatto da ucraini, di cui molti hanno partecipato alla Rivoluzione della Dignità, dal 2014 ad oggi, non solo per difendere l’integrità territoriale dell’Ucraina, ma anche per non lasciare arrivare i carri armati russi, circa 600 all’Est del paese, occupato dai russi, alle frontiere orientali dell’Unione europea.
Con la sua lotta per la democrazia ed i valori umani nel 2014 e contro gli invasori russi oggi, gli ucraini contribuiscono notevolmente a far si che l’Europa sia un posto sicuro e stabile sul piano politico, sociale ed economico, con i forti valori umani per nostri figli e le generazioni future.